Seo Audit: cos'è, come farla e quali tool usare

Aggiornato: 2024-04-02
Seo Audit: cos'è, come farla e quali tool usare
La SEO Audit è un controllo periodico dello stato di salute del tuo sito web, che aiuta ad identificare e riconoscere le criticità che possono comprometterne la visibilità sui motori di ricerca. Leggi la nostra guida su come fare una SEO Audit ottimale, gli strumenti di cui hai bisogno e gli step necessari per migliorare le prestazioni del tuo sito sia dal punto di vista tecnico che dei contenuti.
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Indice

Cos'è la SEO Audit? Definizione

La SEO Audit possiamo intenderla come una fotografia dello stato di salute del sito in cui vengono rilevate tutte quelle problematiche che potrebbero impedirne un posizionamento tra i primi risultati nei motori di ricerca, obiettivo principale della SEO.

Attraverso una SEO Audit si potrebbero scoprire, ad esempio, che sono presenti problemi relativi alla SEO On-page sia tecnica: le pagine impiegano troppo tempo prima di caricare, il sito non possiede una struttura gerarchica o non è stato ottimizzato per dispositivi mobili; che semantica: H1 mancanti o non ottimizzati, mancanza di link interni, URL non descrittivi e contenuti scadenti e di bassa qualità.

Inoltre, mediante un checkup periodico del sito, si possono individuare e correggere rapidamente eventuali link rotti o persi (nel tempo), che conducono gli utenti e i motori di ricerca a pagine con errori 404.

L’importanza di effettuare una SEO Audit

Eseguire periodicamente una SEO Audit è fondamentale poiché offre una visione dettagliata delle problematiche e delle debolezze che possono influenzare le prestazioni del sito e il conseguente posizionamento sui motori di ricerca.

Le defezioni che si possono trovare possono essere: mancanza di un file robot.txt che indichi ai crawler dei motori di ricerca quali parti del sito scansionare, architettura del sito di difficile navigazione sia per gli utenti che per i motori di ricerca, mancanza di un responsive design, problemi di indicizzazione e sitemap XML assente solo per citarne alcune.

Scovare tali errori permette non solo di riconoscere gli aspetti del sito che necessitano di miglioramenti, ma anche di prendere decisioni più informate su come ottimizzare la strategia SEO.

Compiere una SEO Audit ad intervalli regolari, garantisce che il tuo sito web sia ottimizzato per i motori di ricerca, massimizzando le possibilità di attrarre traffico qualificato e stimolare un incremento nelle vendite.

Quando fare una SEO Audit

Condurre una SEO Audit è cruciale per qualsiasi sito web che mira a potenziare la propria presenza online. È consigliabile eseguire un controllo del sito regolarmente, in media ogni sei mesi, nel caso non si manifestino problemi urgenti.

Tuttavia, ci possono essere delle situazioni, che potrebbero accelerare il bisogno di effettuare un controllo approfondito del sito. In particolare:

  • Quando si rilevano cali improvvisi di traffico seguito da un calo costante di posizioni nel ranking.
  • Quando vengono rilasciati nuovi aggiornamenti all’algoritmo di Google che possono impattare i fattori di posizionamento.
  • Quando si effettuano attività di restyling del sito, rebranding o migrazione verso un altro dominio.

La SEO Audit non solo evidenzia le aree di miglioramento, ma identifica anche le strategie di successo, assicurando che il sito web rimanga allineato alle best practice di Google.

SEO Audit: ecco la checklist per l’analisi del tuo sito web

In una SEO Audit, l’analisi delle 3 macroaree che devi considerare sono: analisi tecnica, analisi semantica e analisi dei backlink.

Analisi Tecnica

Il primo step da cui partire è l’analisi tecnica del sito. Riguarda l’identificazione di problemi in tutte quelle parti non visibili all’utente direttamente, ma che sono utili e visibili ai motori di ricerca. Gli aspetti più significativi sono:

Verifica la velocità di caricamento

Avere delle pagine che caricano nel minor tempo possibile è uno dei fattori che consente di posizionarti tra i primi risultati dei motori di ricerca. Anche pochi millesimi di secondo possono provocare un abbandono del sito da parte degli utenti, con un conseguente aumento del tasso di rimbalzo e un calo del ranking.

Puoi controllare la velocità di caricamento delle tue pagine, su siti come GTMetrix o Google PageSpeed Insights, i quali consigliano attraverso report, azioni specifiche da intraprendere per vedere dei miglioramenti.

In particolare puoi renderti conto se il tuo sito è allineato alle metriche dei Core Web Vitals: Large Contentful Paint, Cumulative Layout Shift e Interaction to Next Paint introdotti da Google nel 2020 per misurare l’esperienza utente nelle pagine.

Verifica ottimizzazione sito per dispositivi mobili

L'ottimizzazione per dispositivi mobili consiste nell’adattare il tuo sito, il suo design e il suo contenuto alle dimensioni dello schermo dei dispositivi mobili. Google utilizza il mobile first indexing come sistema per scansionare e indicizzare nuovi siti. Questo significa che le SERP che vediamo sono basate sul modo in cui Google indicizza tali contenuti basati sulla versione mobile di tale pagina.

Perciò, assicurati tramite il test di ottimizzazione mobile di Google, che il tuo sito sia ottimizzato per dispositivi mobili e abbia un responsive design in ottica user experience.

Verifica Protocollo HTTPS

Assicurati che il tuo sito sia configurato con la versione HTTPS per garantire una connessione sicura e proteggere i dati degli utenti. Per farlo vai nella barra URL di una pagina web e guarda se l’URL contiene la dicitura https.

Se la possiede ottimo; altrimenti se il tuo sito funziona ancora su HTTP, dovrai implementare un certificato SSL. Puoi farlo gratuitamente con Let's Encrypt.

Verifica Problemi di indicizzazione

Il primo passo per portare il tuo sito sui motori di ricerca consiste nell'assicurare che essi possano trovarlo. Con Google Search Console, nella sezione copertura, puoi verificare se ci sono problemi che potrebbero impedire la corretta scansione e indicizzazione del tuo sito: pagine con attributo noindex o errori 404 inclusi nella sitemap. In questo caso apri i report per capire nel dettaglio le azioni da intraprendere.

Tuttavia, non tutte le pagine del sito devono essere per forza indicizzate, in particolare quegli URL che conducono ad aree personali all’interno della tua azienda. In tal senso puoi creare un file robots.txt, seguendo la guida di Google o usando un generatore di file, per indicare quali parti del sito web dovrebbero essere scansionate dai crawler dei motori di ricerca.

Analisi dei Contenuti

L’analisi dei contenuti rientra nell’area della seo on-page, ovvero in quelle strategie che puoi direttamente ottimizzare perché sono interne al sito.

Visto che gli aggiornamenti degli algoritmi di Google sono sempre più orientati a dare importanza alla creazione di contenuti di valore per le persone, avere dei meta tag che comunicano in modo efficace l'argomento dei contenuti della pagina assume un ruolo cruciale. In particolare essi devono essere univoci, descrittivi di quello che gli utenti potranno trovare all’interno della pagina e accattivanti.

Verifica qualità dei contenuti

I contenuti sono il cuore pulsante del tuo sito e devono essere unici, informativi e utili per gli utenti. In particolare è necessario:

  • Identificare le pagine che hanno contenuti scadenti o obsoleti. Qui hai due opzioni: riscriverli e aggiornarli con contenuti di qualità che apportano valore; oppure aggiungere un tag noindex alla pagina per impedire che venga indicizzata dai motori di ricerca
  • Identificare la presenza di contenuti duplicati per evitare problemi di cannibalizzazione. Innanzitutto per trovarli si può ricorrere ad uno strumento di crawler come Screaming Frog. Dopo aver scaricato il report basta trovare quelli che hanno lo stesso titolo o descrizione e implementare un Redirect o un link Canonical alla pagina che si ritiene migliore. In alternativa puoi aggiungere un tag noindex alla pagina che non vuoi venga indicizzata.

Controllo Headings Tag

Avere degli Headings Tag che strutturino il contenuto di una pagina web in una gerarchia logica e facilmente navigabile è essenziale.

Con un software di crawling come Screaming Frog è possibile controllare se tutte le tue pagine possiedano un tag H1 univoco (uno diverso per ogni pagina), accattivante e ottimizzato per la keyword per la quale ti vuoi posizionare. In seguito, usa gli altri tag di intestazione (H2, H3, H4) per dividere il contenuto della pagina in sezioni gerarchiche in modo da facilitare la comprensione del contenuto da parte dei lettori e dei motori di ricerca.

Verifica Meta tags

Sono tag HTML che forniscono informazioni agli utenti e motori di ricerca riguardo il contenuto di una pagina. Essi giocano un ruolo fondamentale nell’impattare il Click Through Rate (CTR).

Assicurati che ogni tua pagina abbia meta title (il titolo che appare sui motori di ricerca) e meta description (la descrizione appena sotto il titolo) unici, ottimizzati per la keyword target e descrittivi di ciò che l'utente troverà all'interno della pagina.

Verifica collegamenti interni

Avere una buona struttura di link interni rende più semplice per gli utenti navigare il sito web e per i motori di ricerca scoprire e indicizzare le pagine. Assicurati che le pagine siano collegate da link, evitando così di avere pagine orfane, ovvero pagine che non sono linkate da nessun'altra pagina del sito.

Puoi verificare la struttura di link interni del tuo sito mediante strumenti come Linkbot oppure se usi WordPress il plugin Yoast Seo ti mostra le opportunità di collegamenti ad altre pagine del tuo sito che non hai ancora effettuato.

Analisi dei Backlink in una SEO Audit

I backlink sono i link che la pagina del tuo sito riceve da quella di un altro sito e rientrano nella categoria della seo off-page, ovvero quei fattori che non dipendono direttamente dalla pagina ma da quello che la coinvolge dall’esterno.

Verifica Gestione dei Link Persi

Quando un sito che precedentemente ti ha linkato elimina l'articolo contenente il tuo link o cambia l'URL dell'articolo, il link originale non sarà più valido. Questa situazione porta alla perdita del link che puntava al tuo sito.

È importante monitorare queste situazioni utilizzando strumenti come Link Research Tool. In caso di link persi, è consigliabile contattare i proprietari dei siti per chiedere la ricollocazione del link o la sua sostituzione con un nuovo URL valido.

Correzione dei Link Rotti

I link rotti sono collegamenti che puntano verso una pagina che non è più disponibile. Quando essi vengono cliccati dagli utenti o seguiti dai motori di ricerca, li condurranno ad un messaggio d’errore 404.

Puoi controllare se una tua pagina contiene broken links tramite lo strumento W3 Link checker e affrontare il problema implementando reindirizzamenti 301 verso un URL di una pagina funzionante.

Verifica Anchor text dei backlink

Gli anchor text, ovvero il testo visibile di un link cliccabile, sono importanti sia per gli utenti perché forniscono informazioni su quello che ci si aspetta dal contenuto della pagina di destinazione; che per i motori di ricerca perché trasmettono un valore SEO incredibile.

È importante ottenere diversi tipi di anchor text, quali branded, parole chiave esatte, e parzialmente corrispondenti, per mantenere un profilo backlink naturale e diversificato ottimizzando così la visibilità e il posizionamento sui motori di ricerca.

Il monitoraggio degli anchor text che ricevi, lo puoi fare tramite la sezione link di Google Search Console o con strumenti esterni come Mozlink, Semrush o Ahrefs, contribuendo alla costruzione di un dominio naturale agli occhi di Google e sostenibile.

Verifica provenienza dei link

I link devono essere ricevuti da siti popolari e autorevoli: più l’authority score di questi siti è elevato più il tuo sito apparirà come autorevole e competente agli occhi di Google, che molto probabilmente, lo premierà con un alto posizionamento.

Inoltre, i link dovrebbero essere ricevuti da siti differenti: avere un ventaglio differenziato di siti che ti linkano, fa apparire il tuo sito agli occhi di Google come più autorevole e ti espone ad audience diversificate. Puoi controllare i siti che ti hanno linkato, nella sezione link di GSC o con tool come Majestic o Mozlink.

Può capitare che alcuni backlink provengano da siti spam o di bassa qualità. Sebbene Google tende ad ignorare i link provenienti da questi siti, una soluzione che potresti intraprendere è contattare i proprietari del sito per richiedere la rimozione dei backlink tossici.

Oppure, puoi creare un file contenente l'elenco dei backlink che desideri rifiutare, e caricarlo usando lo strumento Disavow di Google.

Come fare una SEO Audit: step e strumenti necessari

Esegui una scansione del sito

Usa Screaming Frog per raccogliere tutti i dati necessari e avere una panoramica completa dei problemi del sito. Una volta completata la scansione, puoi verificare la presenza di eventuali problemi tecnici, di contenuto e dei backlink del sito.

screaming frog

Fonte: https://www.screamingfrog.co.uk/

Analizza Problemi di indicizzazione e Sitemap

Completata la scansione del sito con Screaming Frog, analizza e tieni traccia delle pagine che non risultano indicizzate, contraddistinte dal tag noindex e di quelle non scansionate contrassegnate dal tag robot.txt.

Inoltre, verifica anche tramite Google Search Console, nella sezione Pagine, quelle che non risultano indicizzate o scansionate ed ispeziona le ragioni della loro esclusione; oppure vai nella sezione ispezione URL e incolla l’URL direttamente nella barra di ricerca.

Controlla anche la voce sitemap per vedere se sono segnalati errori; se così fosse segui le azioni suggerite dai report per risolverli. Ricorda che non tutte le pagine devono essere per forza scansionate e indicizzate soprattutto quelle che portano all’area personale del sito e alle privacy policy.

Analizza Stato del codice HTTP 3xx, 4xx, 5xx

Tieni traccia degli indirizzi, sia interni al sito che esterni, che hanno riportato uno stato del codice diverso da 200. Qui puoi rimuovere tutti i link che conducono alla pagina errata o usare un Redirect verso un altro indirizzo.

Per trovare questi problemi nello stato del codice nel tuo sito puoi anche usare il software gratuito Broken Link Checker. Inoltre, puoi controllare quali indirizzi mostrano un errore 404 anche in GSC nella sezione pagine.

Analizza Tempo di caricamento

Tieni traccia delle pagine, segnalate da Screaming Frog o anche tramite Semrush e Ahrefs, che sono lente a caricare. Adesso, analizza tali URL usando tool esterni come PageSpeed Insights, GTmetrix o Pingdom e apri la lista di suggerimenti pratici e azionabili per risolvere le criticità.

Analizza Core Web Vitals and Mobile performance

Controlla se i tuoi contenuti delle tue pagine si adattano alle metriche Core Web Vitals aprendo Google Search Console e cliccando su qualità pagine nella sezione esperimenti e personalizzazione. Ti basterà aprire i report, divisi per mobile e desktop, per vedere se ci siano pagine che necessitano di miglioramenti per performare meglio.

Ulteriormente, puoi anche utilizzare l'estensione gratuita di Google Lighthouse per vedere se la pagina è ottimizzata per dispositivi mobili.

Controlla Protocollo HTTPS

In Google Search Console, nella sezione Esperienza, puoi vedere se i tuoi URL siano configurati mediante la versione HTTPS; gli eventuali URL in HTTP dovrebbero essere reindirizzati con un Redirect 301 alla versione in HTTPS.

Controlla eventuali Contenuti Duplicati

Tieni traccia dei link, rilevati da Screaming Frog, che rimandano ad un contenuto duplicato. Puoi aggiungere il tag rel=canonical alla pagina che ritieni più importante o usare un Redirect 301 alla pagina originale.

Controlla H1, Meta title e meta description mancanti

Individua, in seguito alla scansione di Screaming Frog, tutte quelle pagine in cui mancano questi elementi e riscrivili in modo che siano unici e accattivanti.

Analizza Link interni

Dopo la scansione con Screaming Frog, o avvalendoti di strumenti come Semrush o Ahrefs, individua:

  • Le pagine più importanti per il tuo business che non ricevono abbastanza link interni e aggiungi collegamenti verso queste pagine;
  • Eventuali pagine orfane, pagine che non contengono nessun link da nessun’altra pagina interna al tuo sito, e aggiungi collegamenti ad esse;
  • Opportunità di collegamenti ad altre pagine del tuo sito che non hai ancora effettuato.

Trova le keyword che più ti possono servire

Vai nella sezione Gap di keyword di strumenti come Semrush o Ahrefs e trova quelle keyword per le quali i tuoi competitor si posizionano e tu no; e quelle per le quali i tuoi competitor hanno un posizionamento migliore del tuo.

Raccogli informazioni sul profilo dei backlink

Usa strumenti come Ahrefs o Semrush oppure piu specifici come Majestic, Moz Link Explorer e LinkResearchTools per vedere la provenienza geografica dei link ricevuti, i profili dei backlink (dominio, specifica pagina e punteggio di affidabilità), link nuovi e persi nel tempo, lo specifico anchor text usato e trovare nuove opportunità di link building comparando i tuoi link con quelli usati dai tuoi quattro migliori competitor.

backlinks ahrefs

Fonte: https://ahrefs.com

Passi successivi alla SEO Audit: implementare le modifiche

La SEO Audit svolge un ruolo chiave nell'identificazione delle aree che necessitano di miglioramenti per incrementare la visibilità e le performance nei motori di ricerca. È fondamentale comprendere che non tutte le problematiche SEO hanno lo stesso impatto sulle prestazioni del sito: questioni tecniche critiche che impediscono ai motori di ricerca di esplorare correttamente il sito dovrebbero essere risolte con urgenza, mentre l'ottimizzazione di alcuni elementi on-page potrebbe essere considerata una priorità minore. Di conseguenza, è essenziale stabilire una gerarchia nelle azioni da intraprendere, che potrebbe essere:

  • Risolvi prima gli errori critici: Inizia identificando e risolvendo quelle problematiche tecniche che possono bloccare l'indicizzazione del tuo sito da parte dei motori di ricerca. Questi includono errori 404 (pagine non trovate), problemi di reindirizzamento ed assenza di file sitemap.xml o robots.txt. Queste questioni hanno la precedenza assoluta perché impediscono ai motori di ricerca di accedere e comprendere il tuo sito.
  • Migliora la velocità di caricamento: Un sito lento non solo peggiora l'esperienza dell'utente ma può anche influire negativamente sul ranking nei motori di ricerca. Utilizza strumenti come Google PageSpeed Insights per identificare i fattori che rallentano il tuo sito e affrontali con urgenza.
  • Ottimizza i contenuti e i metadati: Assicurati che titoli, meta descrizioni e heading tags (H1, H2, H3 ecc.) contengano le parole chiave rilevanti per il tuo pubblico e che i contenuti siano aggiornati; inoltre aggiungi link interni pertinente alle pagine che lo necessitano. Questo step è fondamentale per migliorare la visibilità nei risultati di ricerca, ma può essere affrontato con un po' più di flessibilità rispetto alle questioni tecniche.
  • Incrementa la qualità e quantità dei backlink: Infine, sviluppa una strategia per acquisire backlink di qualità. Anche se questa attività è meno urgente rispetto alla risoluzione dei problemi tecnici, è fondamentale per costruire l'autorità del tuo sito nel tempo.
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